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Senso di colpa nei genitori durante il tempo libero

Aggiornamento: 26 ott 2022

Godersi del tempo per sé è possibile: ti racconto le strategie che mi tengono libera dai sensi di colpa



Facciamo che dopo aver letto il mio articolo sulla ripartizione equa del tempo libero nella coppia hai capito quanto è importante dedicarsi del tempo libero in modo equo.

Il problema è che non riesci a goderti quel tempo libero a causa dei tuoi sensi di colpa.

Anzi il problema è che tu ti senti in colpa ancora prima di prenderti del tempo libero: ti senti in colpa solo all’idea di farlo.

Cosa ne dici di ragionare un attimo assieme a me così da arrivare al momento in cui tu ti prenderai del tempo libero e te lo gusterai?

Ti assicuro che è possibile.

Cerchiamo di sbrogliare un po’ la matassa assieme?


 

Cosa trovi in questo articolo:

 

Che cos’è il senso di colpa

Il senso di colpa lo percepisci quando pensi di star causando sofferenza a qualcuno. La provi quando agisci contro i tuoi valori e pensi che un tuo pensiero o una tua azione siano sbagliati.

Ti faccio due esempi, giusto per capirci.

Qualcuno ti invita per una cena stasera, a cui proprio non hai voglia di partecipare perché già ti immaginavi una serata tranquilla sul divano. Inventi una scusa per non andare alla cena e poi ti senti in colpa perché uno dei tuoi valori è l’onestà.

Oppure finalmente decidi di spalmarti sul divano inerme a guardarti un paio di episodi della tua serie preferita su Netflix e ti senti in colpa perché pensi a tutte le cose che hai da fare.

È chiaro che a volte il senso di colpa può essere utile perché ti impedisce di ripetere alcuni errori o perlomeno di correggere il tiro.

Nel primo esempio, il senso di colpa potrebbe anche avere un senso: credo che molte persone abbiano l’onestà tra i propri valori e il senso di colpa per aver mentito a persone amiche potrebbe aiutarci ad imparare a dire di no con sincerità la prossima volta.

Nel secondo esempio, ti direi che non c’è nulla di male nel godersi un po’ di svago ogni tanto. Ma se questo senso di colpa affiora in questa situazione quotidianamente, potrebbe essere un indizio da ascoltare. Magari dentro di te sai che quello non è il modo più utile per ricaricarti?

Personalmente, mi è stato utile il senso di colpa che ho provato quando mio figlio aveva imparato improvvisamente a rotolare sulla pancia. Aveva oltrepassato la barriera di cuscini che gli avevo preparato ed era caduto a faccia in giù dal letto.

Mi è servito a fare meglio ed evitare che qualcosa del genere potesse ricapitare 😬

Quindi, una certa dose di senso di colpa in determinate situazioni è utile e devi imparare ad ascoltarlo.

Ma cosa succede quando il senso di colpa è un sentimento costante nella tua genitorialità? Quando solo l’idea di prenderti del tempo per te ti dilania?


Cosa provi quando prendi del tempo per te?

Anzi, cosa provi all’idea di prendere tempo libero per te?

Ecco le risposte tipiche che ottengo quando parlo di pareggiare il tempo libero in famiglia.

♀︎ Da parte di donne:

“Ti sfido a trovare del tempo libero per me”

“Non mi godo il tempo libero quando me lo prendo”

“Non mi sento legittimata a prendere del tempo libero perché non ho hobby”

♂︎ Da parte di uomini:

“Ma se vado a fare una corsa sulla pausa di mezzogiorno quando sono al lavoro conta come tempo libero?”

“Magari anche uscire a correre o fare sport è un bisogno primario, perché distende a beneficio della coppia…”

La vedi la differenza?

Sto generalizzando, non vale per tutte le persone del mondo.

Quello che noto nella mia esperienza però è che:

  • le donne tendono ad avere dei pensieri limitanti riguardo a prendersi del tempo per sé

  • gli uomini non mettono in dubbio il loro spazio e anzi lo giustificano

Rileggetevi questo articolo perché è fondamentale, vi farà fare un cambio di mentalità: è nel vostro interesse avere la stessa quantità di tempo libero, indipendentemente dalle vostre percentuali lavorative o dai vostri hobby.


Puoi vivere senza sentirti costantemente in colpa

Perché ti parlo di queste cose? Cosa mi legittima a farlo?

Dopotutto non sono una psicologa, sono un’ingegnera meccanica con una passione per la crescita personale e i temi legati alla parità.

Ci tengo a condividere la mia esperienza perché la trovo diversa rispetto a quella di molte persone nella mia situazione.

Mentre ci sono un sacco di mamme lavoratrici dilaniate dai sensi di colpa, io sono qui, lavoro e sono mamma, e non sento un briciolo di colpa.

Nemmeno se devo lasciare figlio e marito per andare via qualche notte per lavoro.

Nemmeno quel sabato ogni tanto in cui lascio mio figlio ai nonni “solo” per andare a farmi un giro in montagna con mio marito.

Ho riflettuto su cosa mi aiuta a vivere così serenamente questa situazione e lo condivido con te.

Non perché devi vivere facendo le mie stesse cose; i tuoi valori e la tua situazione sono sicuramente diversi dalla mia.

Ma voglio mostrarti che un’altra realtà è possibile, perchè non è vero che l’essere genitore debba per forza essere accompagnato da sensi di colpa.

Specialmente l’essere madre.

Vivere il tempo libero da genitori senza sentirsi in colpa si può.

Credimi, se ce l’ho fatta io…

La mia situazione di partenza riguardo ai sensi di colpa non era delle migliori, sono migliorata negli anni 😅

Ricordo una sera nel letto da ragazzina, avrò avuto 10-11 anni, in cui non riuscivo a prendere sonno.

Ero proprio distrutta dal senso di colpa.

Sai cosa avevo fatto?

Tornando a casa da scuola avevo fatto una deviazione di 10 minuti per andare da un benzinaio a comprarmi dei gommini.

Non l’avevo detto ai miei e mi sentivo terribilmente in colpa per questo.

Quindi come vedi c’è modo di uscirne 😀


8 passi per ridurre il senso di colpa quando prendi del tempo per te

Okay, bello mi dirai. Ma ora? Nella vita vera? Come faccio?

È facile dire “non sentirti in colpa, prendersi del tempo per se è un diritto fondamentale”...

ma i sensi di colpa, mica spariscono così, eh!

Ti capisco.

È un processo, ma un micro-passettino alla volta nella giusta direzione ci arriverai.

  1. Prendi consapevolezza che statisticamente le donne hanno meno tempo libero degli uomini. Vai a leggere i numeri [1]. È nel vostro interesse di famiglia che mira alla serenità bilanciare il tempo libero.

  2. Interiorizza il concetto che il tempo libero fa bene sotto molti aspetti: lo scrivono ovunque. Leggi ascolta, ascolta, rileggi. A furia di sentirlo rafforzerai la connessione cerebrale tra “benessere” e “tempo per me”. Questo paper è più adatto se vuoi leggere qualcosa di scientifico [2] altrimenti puoi ascoltati alcuni podcast a tema [3].

  3. Implementa il metodo di tracciamento del tempo libero che ti descrivo in questo articolo. Da quando tracciamo il nostro tempo libero faccio molto più spesso una passeggiatina serale nel bosco perché so che tanto la traccerò. Non mi sento in colpa nei confronti di mio marito che in quel momento magari sta lavorando, cucinando o giocando con il nostro bimbo. Lui recupererà un’altra volta. Come effetto collaterale positivo per entrambi, ho smesso di portare rancore se lui si prende una giornata per andare a fare canyoning. Il problema sorge però, quando mi dici che non puoi implementare il metodo perché ti senti in colpa già solo all’idea di prenderti del tempo per te. Mi dici che non ti godrai il tempo libero per via del senso di colpa verso i tuoi affetti e/o tutte le cose che hai da fare a casa. Allora, facciamo qualche passo indietro.

  4. Parlane in coppia. Poni questa semplice domanda: ma tu ti senti in colpa quando ti prendi del tempo libero? Già questo scambio potrebbe esorcizzare un po’ il senso di colpa. Se così non fosse…

  5. programma comunque del tempo per te 😁 Una quantità sostenibile. Anche io che parlo di tempo libero come se fosse la soluzione a tutti i mali in questo periodo della mia vita riesco ad avere al massimo circa 10 ore a settimana, 1.5 ore al giorno. Quindi, non partire organizzando il weekend alla spa. Spesso falliamo quando gli obiettivi fissati sono irrealistici. Parti in piccolo. Quando dico “tempo libero” io magari penso ad una passeggiatina nel bosco di 30-45 minuti a fine giornata. Mentre tu ti stai già immaginando un weekend al mare. Se aspetti il momento in cui potrai prendere e andartene al mare non va bene. Tu devi pensare a te adesso, ma più in piccolo. Prendersi del tempo senza sensi di colpa parte da più lontano, ovvero dal godersi una passeggiata fuori casa. Perché se pensi troppo in grande rischi di invischiarti nella mentalità del tutto o niente, del tipo: “eh ma 30 minuti non mi cambiano la vita non mi vale nemmeno la pena cambiarmi e uscire di casa” Invece sì. Ogni 30 minuti spesi così contano e ti faranno un bene enorme. Se vuoi essere efficiente al massimo io ti consiglio di programmare 30-45 min per te 2-3 volte a settimana per i prossimi tre mesi. Consideralo un periodo di prova, un esperimento.

  6. Ora, mantieni la promessa e prenditi il tempo che hai programmato per te. È fondamentale passare all’azione. Non puoi più venirmi a dire “eh ma io non mi prendo il tempo libero perché mi sento in colpa” senza aver preso 60 minuti per te almeno una volta nell’ultima settimana, ok? Se invece hai agito, ma ti senti comunque in colpa, allora potremo riparlarne 😉. Potrebbe però essere che tu a questo punto ti senta benissimo, senza sensi di colpa perchè quelli li senti solo prima dell’azione. Come la paura di tuffarsi in acqua da un po’ in alto. Esiti. Esiti. Esiti. Poi finalmente raccimoli un po’ di coraggio e… vai! Ti accorgi che non era poi chissà cosa e lo rifai altre 10 volte senza un minimo di paura.

Se te lo stai chiedendo, questa sono io all’inizio del mio primo canyon. Ammetto che in questo caso è anche stato l’ultimo, forse l’asticella l’avevo piazzata un po’ troppo in alto 🤣

I sensi di colpa potrebbero essere spariti per due motivi:

  1. La difficoltà stava nel salto nell’ignoto, ora che ci sei stai bene.

  2. I passi preparatori 1-5 ti aiutano a elaborare la cosa, a prepararti sbarazzandoti dei pensieri limitanti.

7. Se invece ti sembra di non stare bene ragiona su cosa senti Soffermati su quella sensazione sgradevole che senti: cos’è? A volte quello che sembra senso di colpa magari è stress, per le mille cose da fare. Allora questo è un indizio che ti porta a migliorare questo aspetto, a cercare una soluzione per ridurre il carico. Oppure magari è ansia, per esempio che capiti qualcosa di brutto a te o ai tuoi bimbi mentre sei via. Questo ti indicherebbe che c’è da lavorare sulla tua ansia.

O invece quello che senti è proprio senso di colpa?

  1. “Per i bambini coi quali non stai passando del tempo per scelta”

  2. “Per tua moglie che poverina sta tutto il giorno in casa con i bambini”

  3. “Per tuo marito che a causa di questa passeggiata si deve smazzare i bimbi dopo la sua giornata di lavoro”

  4. “Nei confronti della tua famiglia per aver lasciato la casa incasinata prima di uscire”

  5. “Per non stare usando il tempo come dovresti”

La lista sarebbe lunghissima, condividi i tuoi sensi di colpa lasciando un commento qui sotto in fondo al post 👇


8. Complimenti! Hai speso del tempo per te. E hai scoperto che sì, quello che provi è proprio senso di colpa.


Visto che sei un osso duro, per te c’è il prossimo livello, che ti svelo nel prossimo paragrafo.


Da dove vengono i tuoi sensi di colpa?

Allora, se hai fatto tutti gli 8 passi descritti nel paragrafo precedente, è possibile che tu ti senta già meno in colpa.

In più come ti dicevo, un po’ di senso di colpa qui e là non è nocivo, anzi.

Ma se questa sensazione emerge ogni volta che ti prendi del tempo per te potrebbe essere che devi cercare l’origine del tuo senso di colpa.

Puoi farti aiutare da delle figure professionali in questo esercizio, ma mettiamo caso che a questo punto vuoi ancora provare a tirartene fuori per conto tuo.

Io ti consiglio di prendere carta e penna e fare una lista dei sensi di colpa che affiorano prima o mentre ti stai svagando.

Probabilmente dovrai usare i prossimi 30 minuti di tempo libero in programma per fare questo esercizio.

Ora che hai la lista, per ogni senso di colpa chiediti perché almeno tre volte di seguito con tutta la sincerità di cui sei capace.

Ecco un esempio reale che mi riguarda:

Un sabato chiedo a mia suocera di tenerci il nostro bambino per andare a fare un giro in montagna io e mio marito. Non avevo notato la coincidenza con il secondo compleanno di nostro figlio.

Comunque.

Mia suocera mi fa notare che quel sabato sarà il compleanno del bambino e che non sarebbe opportuno che noi andassimo a farci un giro in montagna lasciandolo a lei.

Ed ecco i perché che potrei pormi:

​Perché mi sento in colpa a lasciare nostro figlio il giorno del suo compleanno? Perché me l’ha fatto notare mia suocera. Perché il fatto che me l’abbia fatto notare mi fa sentire in colpa? Perché penso che forse ha ragione e magari dovrei passare del tempo con mio figlio il giorno del suo compleanno. Perché dovrei passare del tempo con mio figlio il giorno del suo compleanno? Sinceramente non lo so, ci passo tanti altri giorni dell’anno. Probabilmente perché è socialmente diffuso festeggiare il compleanno dei propri cari, specialmente dei propri bambini. Personalmente però in questo periodo della mia vita le mie priorità sono altre.

Vedi quello che succede?

Cominciano ad affiorare i dovrei e quelle che sono le aspettative sociali:

  • I genitori ideali dovrebbero stare con il loro figlio il giorno del suo compleanno

  • I genitori dovrebbero festeggiare un giorno felice come quello del compleanno del loro figlio

  • L’amore dei genitori è proporzionale al numero di decorazioni messe in scena quel giorno

Può essere che questa immagine di genitore ideale sia in linea con i tuoi valori.

Ma nel mio caso no, non combaciavano.

I valori erano quelli esterni imposti dalla società e inoltre non corrispondevano con i nostri bisogni del momento.

Cosa è meglio per il bambino il giorno del suo compleanno?

Due genitori esausti e nervosetti che gonfiano palloncini e applaudono ogni due per tre o due genitori felici per essersi dedicati del tempo con tanta voglia di riabbracciarlo in serata?

Sia chiaro: era anche una situazione di emergenza. Necessitavamo proprio di avere un po’ di svago di coppia e non avevo scelto apposta il giorno del compleanno.

Comunque ricordo che quel sabato non avevamo lasciato il bimbo con la suocera ma avevamo poi chiesto per la domenica ai miei genitori.

Non per i sensi di colpa ma per evitare discussioni con la suocera 😉

Quindi, dalle mie risposte risulta chiaro che il senso di colpa era legato a delle motivazioni che non sentivo mie.

Mettiamo invece che le tue risposte sono qualcosa come “un genitore dovrebbe voler passare il più tempo possibile con i propri cari”. Ci credi proprio in questa frase, perché è in linea con i tuoi valori e le tue priorità.

Questo potrebbe essere un indizio che devi scendere a compromessi, abbassare l’asticella.

La figura di genitore ideale che hai in testa non è sostenibile nel lungo periodo.


Riflessioni finali

Se hai letto fino qui io ti sono grata per il tempo che mi hai dedicato.

Probabilmente si tratta di un argomento che risuona in te.

Se c’è qualcosa di fondamentale che devi ritenere da questo articolo è:

  1. ​Anche se ti senti in colpa, programma del tempo per te

  2. Se i sensi di colpa persistono, chiediti da dove vengono

  3. Separa bene quello che sono le tue priorità e i tuoi valori da quello che le altre persone si aspettano tu faccia.

  4. Se sei tu che ti aspetti da te certe cose, chiediti se queste aspettative sono realistiche in questo tuo momento di vita.

Magari ti stai chiedendo cosa c'entra tutto questo con l’educare alla parità di genere?

Statisticamente le donne hanno meno tempo libero degli uomini.

Inoltre, le donne provano più senso di colpa degli uomini.

Non penso che sia un caso.

Ha molto a che fare con le aspettative riposte nel ruolo della donna come madre accudente sempre disponibile per tutti e responsabile unica della cura della casa.

Altrimenti perché sarebbero le donne a sacrificare di più il loro tempo e a sentirsi in colpa se lo fanno?

Anche per un uomo è molto importante essere consapevole di queste dinamiche per evitare di prendersi troppo spazio calpestando i bisogni altrui.

Il clima negativo in casa correla con i bisogni non soddisfatti dei suoi membri.

L’hai notato?

Educare alla parità di genere passa prima di tutto dall’educarsi alla parità di genere.

È importante bilanciare la questione del tempo libero in casa, capire che i genitori sono una squadra che funziona al meglio solo se tutti stanno bene.

Anche questo ti aiuta a sradicare stereotipi ed evitare che mettano radici nei tuoi bambini.


Ah, e se hai letto fin qui e l’articolo ti è piaciuto mi aiuteresti molto anche solo cliccando sul cuoricino qui sotto.


Te ne sono grata.


Ciao e alla prossima,












[1] Produzione editoriale Istat: i tempi della vita quotidiana. Lavoro, conciliazione, parità di genere e benessere soggettivo. Per dati in Svizzera leggi questo comunicato stampa dell’ufficio federale di statistica per quel che riguarda la realtà Svizzera.


[2] Having Too Little or Too Much Time Is Linked to Lower Subjective Well-Being con Marissa A. Sharif come prima autrice, Journal of Personality and Social Psychology, 2021.


[3] Podcast L’una e l’altra de Il Messaggero: Mamme liberatevi dai sensi di colpa, pensare a sé stesse fa bene. Podcast Healthy Busy Life di Francesca Dean: Ep.10 Ecco perché il self care non è egoista. Podcast Mamma Superhero di Silvia D’amico: Ep. 74 Mamma, non scordarti di te - intervista a Francesca Dean.

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