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Libri per infanzia

Storia di Giulia che aveva un’ombra da bambino

Un albo illustrato per riflettere sul tema dell’identità dal punto di vista di una bambina, Giulia. Tutti le dicono che è un maschio mancato, visto che ha un comportamento di genere “maschile”. Al punto che si convince di avere un’ombra da bambino.

Fotografia della copertina del libro "Storia di Giulia che aveva un’ombra da bambino"

Autorə: Christian Bruel, Anne Bozellec

Casa editrice: settenove

Non dimenticherò mai la battuta di un mio amico che ha passato con me l’infanzia, quando riflettevamo sul possibile sesso del bebé che avevo in pancia: se esce come te sarà un maschio.


È così, questa persona, ma come lei molte altre, hanno visto in me un maschio mancato, o una donna con le palle.


E se fossi soltanto me? Zaira?


La cosa interessante è che si notano solo le persone con un comportamento o un identità non in linea con il proprio genere. 


Tutto quello che è in linea passa invece inosservato.


Ho potuto empatizzare molto con la protagonista di questo libro: una bambina con interessi e comportamenti tipicamente ritenuti da bambino.


I disegni sono in bianco e nero, con alcuni dettagli in rosso.


Racconta di una bambina che:


  • non è dolce

  • dice parolacce

  • vorrebbe essere un bandito

  • è sempre pronta a combinare guai

  • non ama fare la doccia e pettinarsi

  • non bada se indossa un maglione strappato


Insomma, è una bambina che si comporta da persona della sua età, vivace e curiosa. 


Ma per questo viene ripresa e soffre


Incontra poi un bambino, ripreso invece perché sensibile, e insieme riflettono sul loro diritto di essere se stessi.


Una citazione perfetta per commentare questo libro è di Elena Gianini Belotti presa dal libro “Dalla parte delle bambine”:


La bambina vivace, creativa, piena di energie, quando si misura nei giochi di forza con i maschi prova sempre un sottile senso di disagio e di colpa; oscuramente sa di non essere approvata, di deludere le aspettative altrui, ha sempre davanti agli occhi il modello della bambina che non riuscirà mai a essere. Nessuno si rallegrerà che lei sia combattiva, coraggiosa, leale, indipendente: preferiranno che sia docile, conformista, pavida e ipocrita, salvo poi rimproverarglielo.

Questo libro lo consigliano dai sette anni.


Ognuno deve vedere in base alla sua situazione ma posso confermare che non è adatto al mio bimbo che ne ha quasi quattro.


I motivi principali sono 3:

  1. Le frasi poco gentili e spesso prepotenti dei genitori nei confronti di Giulia. Voglio dare a mio figlio ancora un po’ di tempo per riuscire a comprendere quando un modo di esprimersi è ingiusto.

  2. L’elemento fantastico dell’ombra da bambino che è indipendente dalla bambina. In base a quello che ho letto e all’osservazione di mio figlio al momento mi sembra saggio non esporlo a (troppa) fantasia.

  3. Visto il tema, ci sono molte frasi e espressioni come “maschio mancato” o  “la gente dice che le femmine devono comportarsi da femmine, i maschi da maschi”.Visto che mio figlio ancora non dice cose come “il rosa è da bambine”, io preferisco continuare a seguire la mia prima regola per educare alla parità di genere.


Comunque, per un'età adeguata e per trattare questo tema lo consiglio!


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